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Il dovere della memoria: Vita eroica di Calogero Marrone

Giornata della Memoria - Mattina densa di emozioni e di riflessioni quella vissuta dalle classi terze venerdì 26 Gennaio presso il cinema Excelsior.

Utente Lina Barone

da Lina Barone

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Mattina densa di emozioni e di riflessioni quella vissuta dalle classi terze venerdì 26 Gennaio presso il cinema Excelsior  in occasione della Giornata della Memoria, istituita dal Parlamento italiano con la legge n. 211 del 2000 in ricordo dello sterminio del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti. Il 27 Gennaio 1945, infatti, furono abbattuti i cancelli del lager di Auschwitz-Birkenau e si palesarono al mondo gli orrori perpetrati nei confronti dei prigionieri ivi deportati.

La giornata è stata preceduta nelle scorse settimane da un approfondimento svolto nelle classi sul contesto storico in cui è maturata la scelta della Soluzione finale nei confronti degli ebrei: dall’introduzione delle leggi razziali nei loro confronti nel 1938, alla creazione dei ghetti in cui nelle varie città vennero rinchiusi gli ebrei, fino alla deportazione nei lager di Polonia e Germania, in cui venne pianificato il loro sterminio sistematico.

La Commissione legalità ha invitato quest’anno le classi a conoscere da vicino la storia di quanti nella nostra Sicilia in modo del tutto disinteressato hanno salvato la vita ad ebrei, mettendo a repentaglio o perdendo la propria. Le classi hanno, dunque, partecipato al concorso Giusti fra le Nazioni della nostra terra, riportando alla luce la storia di Calogero Marrone, che, originario di Favara, trasferitosi con la sua famiglia a Varese, in qualità di Capo dell’Ufficio Anagrafe fornì documenti falsi a tante famiglie ebree salvandole da morte certa, ma pagò tuttavia con la propria vita tale impegno disinteressato con la deportazione e la morte nel campo di Dachau.  Nel corso degli ultimi decenni attraverso le testimonianze dei pochi sopravvissuti sono emerse tante notizie relative alle terribili e indicibili violenze perpetrate nei confronti degli ebrei, ma sono talvolta riaffiorate anche nei loro ricordi le storie di chi, pur non essendo ebreo, si è prodigato per salvarli seguendo solo la voce della propria coscienza. Molti di tali Giusti, al termine della guerra, hanno ripreso una vita del tutto ordinaria, non raccontando nulla del passato neppure ai familiari, ritenendo di aver fatto solo ciò che “si doveva fare”. Diventa quindi un dovere per tutti noi conoscere e mantenere vivo il ricordo di tutti costoro, che di fronte alla “banalità del male” (H. Arendt) hanno opposto la straordinarietà del bene.

La commemorazione della Giornata della Memoria quest’anno si è svolta in un modo speciale: le classi terze hanno avuto la possibilità di partecipare allo Spettacolo dei Pupi Dalla Sicilia a Dachau: vita eroica di Calogero Marrone, messo in scena dall’Associazione Culturale Marionettistica Popolare Siciliana di Angelo Sicilia. Lo spettacolo è stato seguito con interesse e curiosità dagli alunni, che hanno avuto anche l’opportunità di dialogare al termine dello spettacolo con lo stesso Sicilia, che ha sottolineato l’importanza di ricordare, soprattutto fra le generazioni più giovani, quanto accaduto ai loro bisnonni. Il puparo ha inoltre raccontato aneddoti personali relativi alla sua scoperta della storia di Marrone, rivelando l’assoluta autenticità dei personaggi protagonisti insieme a Marrone nella rappresentazione teatrale, dei loro dialoghi e delle loro azioni.

Al termine dello spettacolo si è svolta anche la cerimonia di premiazione delle classi vincitrici del concorso  (III C, III H, III L, III N, III B e III I), che hanno ricevuto un attestato di merito ed un libro, Ho scelto la vita di Liliana Segre, testimonianza straordinaria di una delle pochissime sopravvissute alla Shoah ancora vivente, che racconta la sua esperienza nel lager.

Angelo Sicilia ha invitato poi i ragazzi a riflettere sulle contraddizioni della storia attuale che con le guerre russo-ucraina e israelo-palestinese sta ripercorrendo la strada insensata dei conflitti sanguinosi del passato, facendo assumere il ruolo di aggressore a chi nel passato era stato considerato come “liberatore” come l’esercito russo nei lager nazisti, o a chi era perseguitato per la “sola colpa di essere nato ebreo” (L. Segre). Di fronte a un mondo dominato dalla logica della prepotenza, della sopraffazione, della violenza, della guerra come soluzione ai conflitti, noi desideriamo opporre la logica del dialogo, della solidarietà, dell’aiuto reciproco, della pace. Ecco perché abbiamo deciso di dedicare la giornata trascorsa nel ricordo della Shoàh ai  bambini  palestinesi e israeliani, vittime della malvagità degli adulti, uccisi, resi orfani e privati dei loro affetti, a causa di un conflitto che non potrà che generare altro odio e violenza, nella consapevolezza che solo il dialogo e la pace sono l’unica strada da percorrere.

La referente dell’educazione alla legalità
Angela Maria Spanò

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