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Incontro di legalità con Addiopizzo

Martedì 26 Marzo, incontro degli alunni delle classi seconde con Daniele Marannano, uno dei soci fondatori dell’Associazione Addiopizzo.

Utente L.B.

da L.b.

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In un clima di grande attenzione e partecipazione si è svolto martedì 26 Marzo nella palestra della scuola l’incontro degli alunni delle classi seconde con Daniele Marannano, uno dei soci fondatori dell’Associazione Addiopizzo di Palermo. L’incontro è stato preceduto nelle scorse settimane da un’attività di approfondimento realizzata all’interno delle classi sul tema del racket delle estorsioni e sulla figura del primo imprenditore che ha avuto il coraggio di ribellarsi al pizzo, Libero Grassi, ucciso dalla mafia il 29 Agosto 1991.

Durante l’incontro Marannano ha parlato della storia dell’Associazione, dalla scelta coraggiosa  di un gruppo di ragazzi una notte di giugno del 2004 nel tappezzare le strade di Palermo con dei volantini listati a lutto con la frase: “Un intero popolo che paga il pizzo è un popolo senza dignità” alla nascita del Comitato Addiopizzo,  dalle prime timide richieste di aiuto di alcuni imprenditori al lancio della campagna di consumo critico “Pago chi non paga”, dalla prima edizione della Fiera pizzo-free nel 2006 alla successiva nascita di nuove sedi a Catania e a Messina,  con il progressivo coinvolgimento di tanti imprenditori, che hanno capito la necessità di fare rete per contrastare in modo efficace il dilagare del fenomeno estorsivo. Significativa è stata anche l’assegnazione all’Associazione Addiopizzo di Palermo della sede di via Lincoln in un bene confiscato alla mafia. Fondamentale, ha proseguito Marannano, è il ruolo della scuola nel sensibilizzare le nuove generazioni su tale fenomeno, perché ognuno può fare la differenza, scegliendo “di pagare chi non paga”, contribuendo così con i propri acquisti a sostenere chi non paga il pizzo. Anche i ragazzi, quindi, malgrado la loro giovane età, in quanto consumatori, possono diventare “consumatori critici”. Diversi gli esempi citati da Marannano di imprenditori che hanno denunciato le estorsioni, come i proprietari del locale bagherese Caffè Verdone, dei quali i ragazzi hanno ascoltato una breve testimonianza dal sito web dell’Associazione.

Tante le curiosità dei ragazzi che hanno posto alcune domande sulla presenza del fenomeno estorsivo nel resto d’Italia e del mondo e sulle difficoltà che incontra l’associazione nel coinvolgimento di altri imprenditori sulla strada della denuncia.

La professoressa Spanò infine, a nome dell’intera Commissione legalità, ha mostrato tutti gli elaborati realizzati dalle classi per il concorso interno Liberi come Libero, dedicato appunto a Libero Grassi. In particolare sono stati apprezzati per la loro originalità e creatività gli elaborati digitali delle classi 2C e 2E e per la sensibilità dimostrata l’elaborato letterario della classe 2D: tali classi sono state premiate con un attestato di merito e con il dono del libro Per sempre Libero di AnnaMaria Piccione. Le classi 2A, 2F e 2H sono state inoltre premiate con un attestato di partecipazione e con il dono di penne per tutti gli alunni partecipanti.

Daniele Marannano si è complimentato con i ragazzi per il lavoro svolto, invitandoli a conoscere la sede dell’Associazione e le iniziative da essa promosse.

La referente dell’educazione alla legalità
Angela Maria Spanò

Lettera a Libero Grassi – 2D

Storia di Libero Grassi – 2E

 

 

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