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Manifestazione “Capaci di ricordare”

Trentaduesimo anniversario della strage di Capaci

Utente L.B.

da L.b.

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Martedì 21 maggio, nell’approssimarsi del Trentaduesimo anniversario della strage di Capaci in cui persero la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo, gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro, la nostra scuola ha voluto commemorare tale anniversario attraverso una manifestazione, svoltasi nella palestra della scuola, che ha coinvolto gli alunni di tutte le classi prime, con la testimonianza di Graziella Accetta e di Antonio Domino, genitori del piccolo Claudio Domino, vittima innocente di mafia, ucciso a Palermo il 7 ottobre 1986, e dell’imprenditore-cantastorie asprense Michelangelo Balistreri. L’evento è stato intitolato “Capaci di ricordare”, per evidenziare l’intenzione di commemorare, oltre alle vittime della strage di Capaci, tutte le vittime della mafia. Per ricordare bisogna innanzitutto conoscere le tante storie di chi ha perso la vita per mano mafiosa, per poterne fare memoria e chiedere giustizia. Per tale motivo, sono stati esposti diversi cartelloni realizzati dalle classi durante l’intero anno scolastico, che testimoniano, appunto, questo percorso di conoscenza e approfondimento su alcune vittime, come Libero Grassi, Graziella Campagna, Lia Pipitone, Padre Puglisi, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.

In una palestra gremita di alunni e docenti ha, dunque, preso avvio l’incontro con l’intervento della Dirigente Scolastica, prof.ssa D’Amico, che ha evidenziato l’importanza nella scuola dell’educazione alla legalità, fondamentale per la formazione dei nostri ragazzi e il valore che in quest’ambito assumono incontri con familiari di vittime.

E’ seguita poi la performance di una rappresentanza di alunni di ogni classe prima che ha declamato la poesia Ricordati di ricordare di Umberto Santino, nella quale diventa pressante l’invito a tenere viva la memoria e in cui sono stati scanditi tanti e tanti nomi di vittime, con esperienze di vita molto diverse fra loro, ma accomunate dal tragico destino di morte per mano mafiosa.  Durante la lettura alcuni ragazzi seduti fra il pubblico hanno innalzato un cartoncino con il nome di una vittima, a simboleggiare che le tante vittime di mafia non erano eroi, ma uomini, donne, bambini come noi.

Toccante e coinvolgente la testimonianza dei genitori del piccolo Claudio: il signor Domino ha dialogato con gli alunni mostrando una grande energia e, invitandoli a rispondere coralmente, li ha spinti a riflettere sul contributo che ciascuno di loro può portare nel contrasto alla mafia con l’impegno quotidiano e la formazione culturale, indispensabile per debellare la subcultura mafiosa. La signora Accetta, invece, ha ripercorso l’esperienza personale della sua famiglia prima e dopo l’uccisione di Claudio, ripercorrendo tutti i ricordi dapprima felici, poi dolorosi e difficili subito dopo l’uccisione del figlio, infine la volontà di restare nella propria terra per portare il proprio contributo per renderla migliore, testimoniando nelle scuole ed impegnandosi perché sia fatta giustizia sulla morte di Claudio. Grande l’emozione suscitata dalle due testimonianze, suggellata  con la poesia “Ti parlo con il cuore”, composta da Michelangelo Balistreri in ricordo di tutti i bambini vittime di mafia e da lui stesso recitata con grande pathos.

Protagonisti sono stati successivamente gli alunni delle classi I F, I A, I M e I G che hanno mostrato i loro elaborati grafici o le loro riflessioni realizzati per ricordare Claudio e tutti i bambini vittime di mafia. Grande la creatività, l’originalità e la sensibilità che emerge dai variopinti elaborati che sono stati donati ai signori Domino, che hanno apprezzato il lavoro svolto dai ragazzi.

La palestra si è poi animata al suono della chitarra di Michelangelo Balistreri, che attraverso la metafora dei pescecani e delle acciughe ha fatto comprendere come l’unione renda le acciughe più forti e capaci di impaurire il pescecane.  Tutti gli alunni hanno cantato questa ed altre canzoni contro la mafia, accompagnandole festosamente con il battito delle mani.

Dopo i ringraziamenti della  Referente alla legalità, che si è complimentata con docenti e alunni per il lavoro svolto in preparazione  e per la partecipazione attenta durante la manifestazione, l’incontro si è concluso gioiosamente con una performance musicale, proposta dal Coro della scuola, guidato dalla prof. Battaglia, che hanno presentato a compagni e insegnanti il canto RapPPP, composto e musicato dagli allievi delle classi I I, 2 I  e I M/2023 dell’ Istituto Comprensivo De Amicis Da Vinci di Palermo con arrangiamento del professor D’Emma. Grande l’entusiasmo del pubblico che ha accompagnato il canto con il battito delle mani. “Se ognuno fa qualcosa, molto si può fare”: le parole di padre Pino Puglisi hanno concluso l’incontro, lanciando un messaggio di impegno quotidiano per rendere migliore la Sicilia, “un posto in cui restare e non da cui scappare”.

La referente dell’educazione alla legalità
Prof.ssa Angela Maria Spanò

 

 

 

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