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“Una mattina al museo”

Il 3 Maggio 2024 gli alunni delle classi III B, III G, III M e III N si sono recati a Palermo per visitare il Museo “G.G. Gemmellaro”.

Utente L.B.

da L.b.

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Il 3 Maggio 2024, gli alunni delle classi III B, III G, III M e III N, accompagnati in treno in orario antimeridiano dalle docenti Zarcone Dorotea e San Cataldo Mariarita (3^B), Bondì Giovanna e Bagnasco Floriana (3^G), Bonadonna Silvia e D’Amato Laura (3^M), Di Puma Gina e Caroprese Laura (3^N), si sono recati a Palermo per visitare il Museo “G.G. Gemmellaro”.

Proprio come nel popolare film “Una notte al museo”, gli oggetti esposti in questo museo di paleontologia e geologia, dal Carnotauro alle miniature, sono sospesi nel tempo per l’eternità…o così sembrava.
L’accattivante racconto di guide giovani e coinvolgenti ha condotto gli alunni in un immaginario e straordinario viaggio indietro nel tempo per scoprire l’età glaciale e l’evoluzione della vita sulla Terra e in particolare sulla nostra Sicilia. Tra reperti paleontologici e ricostruzioni a grandezza naturale di ominidi e animali estinti, gli alunni hanno esplorato il mondo antico in tutta la sua magnificenza immaginando di camminare accanto a piccoli trilobiti bentonici o a famelici giganti preistorici, di immergersi alle profondità di un Ammonite con camere stagne piene di acqua o di salire in superficie e guizzare insieme a un branco di Archeoceti, di inoltrarsi nell’oscurità di una grotta per spiare il lavoro di alta conceria di ominidi armati di chopper o di calarsi nelle trasparenze di un’ambra indurita dal tempo in compagnia di un piccolo insetto pietrificato.
A conclusione dell’esperienza, gli alunni, divisi in due grandi gruppi, hanno partecipato a due laboratori didattici: “Infinitamente piccolo: il Mondo Invisibile” e “P.A.S.- Puliamo, analizziamo e studiamo”.
Gli “invisibili” elementi che costituiscono la sabbia della spiaggia di Mondello sono stati i protagonisti del primo laboratorio: “Bioclasti”, ossia piccoli gusci o frammenti di gusci di organismi marini come molluschi, echinodermi, briozoi e tantissimi foraminiferi, tra cui la Miniacina miniacea, un protozoo foraminifero che abita le praterie di Posidonia presenti al largo della baia e i cui gusci calcarei, simili per forma e colorazione a piccoli coralli, alla morte dell’organismo si spiaggiano creando un magnifico effetto cromatico rosa lungo la riva della spiaggia, visibile soprattutto in primavera.
Gli alunni, attrezzati di pennelli e specifici vetrini portaoggetti, con l’ausilio di microscopi stereoscopici hanno potuto osservare il magnifico aspetto, spesso geometrico, dei gusci di questi organismi immortalati nelle fotografie di Fabio Corselli, fotografo amatoriale palermitano.
La seconda esperienza pratica ha consentito agli alunni, invece, di svolgere il lavoro preparatorio necessario (pulizia, analisi e descrizione) che conduce dalla scoperta dei fossili alla loro musealizzazione.
“Una mattina al museo” è stata per le classi un’opportunità unica per apprendere e divertirsi in un contesto coinvolgente e scientificamente accurato.

Le docenti
Prof.ssa Dorotea Zarcone
Prof.ssa Giovanna Bondì
Prof.ssa Laura D’Amato

 

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