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Viaggio d’istruzione delle classi terze della Ciro Scianna

Marzo 2024

Utente L.B.

da L.b.

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Un viaggio in Sicilia è sempre un viaggio nella storia, fatto di luci e di ombre, di tradizioni autoctone influenzate da apporti differenti. La Sicilia conosce da sempre la globalizzazione, quella positiva però, quella che mescola le differenze senza annullarle, quella che si nutre di tante suggestioni dando vita ad opere uniche, figlie di una diversità accogliente e illuminata.

Un viaggio che si è snodato dalla florida colonia greca di Siracusa, con le sue rinomate tragedie greche alla raffinata Ragusa Ibla. Dal Castello di Donna Fugata, che conserva nelle sue stanze un ricco gusto decorativo, allo splendido parco adiacente, in cui un suggestivo labirinto invita a perdersi. Per passare poi alla scenografica cittadina di Scicli, che con il suo visitatissimo set cinematografico del Commissario Montalbano, tradotto in tutte le lingue, ha sortito nell’immaginario collettivo una vera e propria rivoluzione copernicana: la Sicilia non più sinonimo di mafia ma la terra di Montalbano. La letteratura ha così operato una sorta di miracolo antropologico, spingendo flussi turistici provenienti da ogni dove a scoprire i luoghi del simpatico Commissario, summa di tutti i pregi e i difetti di una sicilianità verace e solare. Si è passati poi alla elegante Noto, ricostruita dopo il devastante terremoto del 1693, che con le sue numerose chiese tardo barocche ha riportato alla memoria anche lo struggente racconto di Verga “Storia di una capinera”. Da Noto al pittoresco borgo marinaro di Marzamemi. E per concludere Modica, la città di Quasimodo, un gioiello rupestre, dove il profumo del cacao, lavorato con antichi metodi, addolcisce il palato di chiunque la visiti. Che dire… arte, cultura, letteratura, tradizioni culinarie, tutto sa di storia, sa di vissuti ricchi e complessi ma anche di saggezza antica. Come non rimanere ammaliati da così grande varietà?

Prof.ssa Laura Zafarana

 

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